Abbazia di Sant’Eutizio: verrà ricostruita ‘dove era, come era’

11 Giugno 2020

Importanti novità per l’abbazia di Sant’Eutizio, profondamente ferita dagli eventi sismici del 2016. Questa mattina presso il comune di Preci si è riunito il tavolo tecnico per la ricostruzione dell’intero complesso abbaziale.

«Per salvaguardare l’aspetto identitario del bene culturale e garantire le necessarie risorse economiche – ha detto il direttore della Regione Stefano Nodessi Proietti va attuata una ricostruzione post sisma incentrata sul “dove era, come era” al fine di tutelare pienamente l’aspetto storico-culturale dell’antico complesso monumentale, culla del monachesimo benedettino».

Per raggiungere rapidamente questo obiettivo è stata autorizzata l’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia ad affidare ad un pool qualificato di professionisti - i cui costi trovano copertura nei finanziamenti già concessi – la redazione di un progetto di fattibilità che individui la tipologia degli interventi e la relativa spesa necessaria per consolidare e rendere nuovamente funzionale l’intero complesso ossia la chiesa, la rupe e il sovrastante campanile.

Il progetto di fattibilità servirà anche per l’emanazione di una specifica ordinanza del Commissario al fine di rimodulare gli interventi e i relativi finanziamenti e per dare poi corso alla gara di progettazione esecutiva e definitiva che verrà svolta successivamente, a cura di un unico soggetto attuatore da individuare con apposito protocollo di intesa.

Per la delocalizzazione del cimitero che sovrasta l’abbazia, il tavolo tecnico ha preso atto che sono in corso le procedure per l’affidamento della progettazione da parte della Regione Umbria.

Hanno fatto parte del tavolo tecnico diversi soggetti istituzionali: oltre al direttore regionale Stefano Nodessi Proietti erano presenti Massimo Messi, sindaco di Preci; Filippo Battoni, dirigente USR-Umbria; Gian Mario Zamponi, per l’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia; Vanessa Squadroni e Giuseppe La Cava, per la Soprintendenza dell’Umbria; Andrea Motti e Sandro Costantini, per il servizio rischio idrogeologico-sismico della Regione Umbria; Francesca Pazzaglia per la struttura del Commissario, Cristina Fioretti del comune di Preci e Pierluigi Tamburi, RUP consolidamento della rupe.

Quanto deciso al tavolo tecnico è quindi un decisivo passo in avanti per accelerare la ricostruzione di uno dei complessi monastici più antichi in Italia e punto di riferimento non solo per la Valle Castoriana ma per l’Umbria tutta.

Data: 
Giovedì, 11 Giugno, 2020