Ricostruzione, Marini: «Accelerare su presentazione progetti».

30 Agosto 2017

Foto Catiuscia Marini intervista umbria24.it del 30 agosto 2017

 «Ci sono norme e risorse, attendiamo gran parte delle pratiche per danni lievi»

«Per la ricostruzione ci sono norme, coperture finanziarie e modalità di funzionamento dell’ufficio speciale, che è pienamente operativo, ma serve anche un’accelerazione sulla presentazione dei progetti da parte dei tecnici dei privati, che noi siamo pronti a supportare per remare tutti nella stessa direzione». È una sorta di «appello» ai proprietari di immobili danneggiati dal terremoto e anche agli ordini professionali quello lanciato in una intervista a Umbria24 dalla presidente Catiuscia Marini, che a settembre avvierà la fase di partecipazione sul disegno di legge regionale post sisma in materia di urbanistica, edilizia e anche di sviluppo economico.

Ddl regionale La bozza è attesa in consiglio regionale a ottobre «ma si tratta dell’ultimo provvedimento normativo per la ricostruzione, che comunque già dispone ampiamente di tutti gli elementi di certezza per essere avviata». Tra i tecnici ci sono timori per la scadenza del 31 dicembre 2017, termine entro il quale vanno presentati i progetti, almeno per ora e salvo proroghe: «In realtà – dice la governatrice – è una scadenza da considerare con grande serietà, anche per centrare l’accelerazione che tutti vogliamo, a cominciare da quella sulla ricostruzione leggera, per la quale nelle prossime settimane ci aspettiamo di assistere alla presentazione di gran parte dei progetti».

Ricostruzione post sisma All’ufficio ricostruzione sono arrivate poco più di 150 domande, due terzi per la ricostruzione leggera e il restante per quella pesante delle attività produttive (sette quelle di abitazione), ma circa la metà richiedono integrazioni documentali (una dozzina quelle autorizzate e 25 i cantieri aperti). Gli ingranaggi vanno dunque oliati per mettere davvero in moto la macchina della ricostruzione, che in base alle stime peserebbe tra 15 e 16 mila pratiche. Ingolfarsi non è difficile: «L’ufficio speciale ha un organico di 70 unità, di cui 55 sono in servizio per cui siamo operativi, oltreché a disposizione dei tecnici, anche con le strutture della Regione e dei Comuni. Continueremo a organizzare tavoli e incontri con gli ordini professionali, anche se – evidenzia la Marini – per abitazioni e imprese gran parte della ricostruzione è inevitabilmente in mano agli stessi privati». Ma non è per tutti così: per alcuni i tempi fin da ora hanno il profilo temporale più lungo. Si tratta dei centri abitati con un alto livello di danneggiamento, come Castelluccio e San Pellegrino, che richiederanno un piano attuativo e quindi l’intervento pubblico.

Atteso il disegno di legge regionale Per quali e quanti paesi tra Norcia, Cascia e Preci sarà necessario lo strumento urbanistico specifico lo dovranno dire i Comuni entro ottobre, quando contestualmente il nuovo disegno di legge post sisma è atteso in consiglio regionale per la discussione e votazione del caso. La bozza del provvedimento su edilizia, urbanistica e sviluppo economico sarà partecipata agli ordini professionali, alle associazioni di categoria e ai Comuni nel corso di settembre: «Il disegno di legge è ovviamente tecnico – spiega la governatrice dell’Umbria – e indica le procedure specifiche da seguire per varianti urbanistiche, delocalizzazioni di edifici che dovessero risultare necessarie dopo la microzonazione, ma anche ad esempio la riqualificazione urbana e il rapporto con l’ambiente naturale, con cui faciliteremo i percorsi autorizzativi che coinvolgono altri enti. C’è poi – annuncia – una terza parte del disegno di legge per lo sviluppo economico».

Danno indiretto: per il biennio 9,1 milioni Su questo fronte in queste ha compiuto un passo in avanti il riconoscimento danno indiretto: «All’Umbria sono state assegnate il 19 per cento delle risorse previste per le quattro Regioni – dice la presidente Marini – con 6,7 milioni per il 2017 e 2,4 milioni per il 2018 e ieri in cabina di regia sono stati approvati tutti i criteri del caso, mentre abbiamo concluso il versamento del contributo una tantum di 5 mila euro per circa un migliaio di aventi diritto». In questo senso, dunque, è attesa l’accelerazione per aprire i termini di presentazione delle richieste di riconoscimento del danno indiretto alle imprese turistiche delle due province.

Sms solidale: ecco gli interventi L’altra iniezione di risorse è invece per i territori e a somministrarla sono stati milioni di italiani che hanno voluto manifestare la propria vicinanza alle popolazioni terremotate con l’sms solidale, valso circa 32 milioni di euro. All’Umbria ne sono stati destinati 4,6 milioni e ora è anche nota la destinazione: «Con 3,1 milioni realizzeremo tredici centri di comunità tra Norcia, Cascia e Preci – dice Marini – ossia strutture completamente antisismiche destinate ad attività aggregativa ma inserite nella rete di Protezione civile, quindi utilizzabili per l’assistenza alla popolazione in caso di emergenza. Circa un milione di euro viene destinato per migliorare le dotazioni delle istituzioni scolastiche della zona del cratere, mentre coi restanti 540 mila euro finanzieremo il restauro dei beni culturali mobili da individuare con la Soprintendenza».

Fonte: umbria24.it

Data: 
Mercoledì, 30 Agosto, 2017