A Spoleto anche l'USR Umbria per fare il punto sulla ricostruzione

03 Febbraio 2018

In Umbria sono circa diecimila gli edifici danneggiati dagli eventi sismici del 2016 mentre  300 sono le domande di contributi presentate per la ricostruzione cosiddetta leggera, cioè di edifici abitativi e produttivi con danni lievi, di cui 100 sono state già autorizzate, altre 25 sono in istruttoria e, quindi, potenzialmente autorizzabili, 50 sospese per irregolarità di tipo amministrativo, 100 in attesa di integrazione da parte dei professionisti e 25 quelle pervenute più recentemente e, perciò, in attesa di valutazione. Sul fronte della ricostruzione pesante, cioè relativa a edifici gravemente danneggiati o distrutti, sono appena 15 le domande avanzate sul versante abitativo, di cui una autorizzata, e 17 su quello produttivo, di cui, anche qui, una autorizzata.

Sono questi i dati più aggiornati resi noti al Teatro nuovo di Spoleto, venerdì 2 febbraio, in occasione di un incontro organizzato dalla Rete delle professioni tecniche (Rpt) dell’Umbria per fare il punto sulla ricostruzione post sisma. Un confronto, alla presenza del commissario straordinario per la ricostruzione Paola De Micheli, che ha interessato non solo i tecnici, ma anche il mondo produttivo e delle  istituzioni. Il corpo normativo, con le ultime novità del decreto legge 148/2017 (correttivo del DL 189/2018) e dell’ordinanza n. 46/2018, è stato illustrato dai dirigenti dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione Umbria, Filippo Battoni e Francesca Pazzaglia, e dal coordinatore Alfiero Moretti.

Per completare il quadro umbro, sono stati forniti anche i dati relativi alle somme già stanziate per le opere pubbliche e i beni culturali che sono pari a quasi 285 milioni di euro per 362 interventi complessivi che riguardano innanzitutto scuole (103 milioni di euro per 57 interventi), chiese (64 milioni di euro per 140 interventi) ed edilizia residenziale (25 milioni di euro per 34 interventi), oltre ad altre opere varie.

 

Data: 
Sabato, 3 Febbraio, 2018